Valore di scambio, costi ambientali, responsabilità sociale e cose simili.
Penny Market (discount del gruppo tedesco REWE da 80 miliardi di euro di fatturato) nel 2023 fa un esperimento interessante: propone ai clienti di pagare per 1 settimana alcuni prodotti al loro “prezzo reale” includendo anche i “costi ambientali” e spiegando il calcolo.
Non meraviglia che gli incrementi proposti fossero altissimi rispetto al “normale” prezzo da discount.
Per una settimana Penny offre la scelta ai clienti: vuoi pagare il solito prezzo più basso possibile, o vuoi pagare di più facendoti carico anche dei “costi ambientali”?
Speriamo che i consumatori si siano almeno accorti che i prodotti bio e vegetali avevano incrementi minori, grazie alla stima del loro minor impatto ambientale (tutti produtti industriali, beninteso).
In ogni caso la maggior parte di consumatori ha scelto il prezzo basso.
E chi ha deciso di pagare di più si è sacrificato solo per 1 settimana, tornando subito dopo consapevolmente a pagare il minimo possibile in barba a Clima, Suolo, Acqua, Salute…
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